Nuovo formato per SPAZIOBIANCO, la rassegna di poesia contemporanea. Resta il dialogo e il confronto con l'opera ma con un approccio più agile.
Umberto Fiori, figlio di un comandante partigiano che operò nella resistenza e voce e chitarrista degli Stormy Six durante gli anni della contestazione, è da decenni uno dei più celebrati poeti in lingua italiana. La sua scrittura non è mai misteriosa, ma parlata, immanente, urbana. Compone, tra gli altri, Case (1986), Esempi (1992), La bella vista (2002), Voi (2009), e nel 2019 pubblica il racconto in versi Il Conoscente in cui il protagonista porta proprio il suo nome e si confronta con un antagonista odioso, che esibisce onnipotenza, indicato per tutta l’opera come, appunto, “il conoscente”.
Lo SPAZIOBIANCO è lo spazio del foglio che è attorno alla poesia, il non detto, ciò che è ancora da dire, che va scoperto o che deve restare celato: è ciò che non è ancora contenuto dalla pagina o è da leggersi tra le righe. Uno spazio aperto, abitabile, in divenire. SPAZIOBIANCO è la rassegna di poesia curata da Jordi Valentini e Mattia Bettoni: ospiterà sia poeti contemporanei viventi che poetiche a noi più lontane (per tempo o per cultura di provenienza).
Umberto Fiori, figlio di un comandante partigiano che operò nella resistenza e voce e chitarrista degli Stormy Six durante gli anni della contestazione, è da decenni uno dei più celebrati poeti in lingua italiana. La sua scrittura non è mai misteriosa, ma parlata, immanente, urbana. Compone, tra gli altri, Case (1986), Esempi (1992), La bella vista (2002), Voi (2009), e nel 2019 pubblica il racconto in versi Il Conoscente in cui il protagonista porta proprio il suo nome e si confronta con un antagonista odioso, che esibisce onnipotenza, indicato per tutta l’opera come, appunto, “il conoscente”.
Lo SPAZIOBIANCO è lo spazio del foglio che è attorno alla poesia, il non detto, ciò che è ancora da dire, che va scoperto o che deve restare celato: è ciò che non è ancora contenuto dalla pagina o è da leggersi tra le righe. Uno spazio aperto, abitabile, in divenire. SPAZIOBIANCO è la rassegna di poesia curata da Jordi Valentini e Mattia Bettoni: ospiterà sia poeti contemporanei viventi che poetiche a noi più lontane (per tempo o per cultura di provenienza).
Umberto Fiori è nato a Sarzana nel 1949. Dal 1954 vive a Milano, dove si è laureato in Filosofia. Dal 1973 al 1983 ha fatto parte del gruppo rock Stormy Six. È autore di saggi e interventi critici sulla musica (Scrivere con la voce, 2003) e sulla letteratura (La poesia è un fischio, 2007; Il metro di Caino, 2022) e di un romanzo, La vera storia di Boy Bantàm (2007). Il suo primo libro di poesia, Case, è uscito nel 1986. Sono seguiti Esempi (1992), Chiarimenti (1995), Tutti (1998), La bella vista (2002), Voi (2009) e Poesie 1986-2014 (2014). Nel 2019 ha pubblicato il racconto in versi Il Conoscente.
Jordi Valentini è nato a Lugano, nel 1994; è dottorando presso l'Università degli Studi di Torino, dove si occupa di poesia delle donne e movimenti femministi negli anni Settanta e Ottanta. Presso l'ateneo torinese è membro di GRILITS (Gruppo di ricerca su lavoro, industria, tecnologia e scienze umane). È redattore della rivista «Cenobio» e collabora con la Casa della Letteratura per la Svizzera italiana (Lugano), come co-curatore della rassegna SpazioBianco.
Mattia Bettoni si è laureato in Letteratura e filologia italiane presso l’Università di Friburgo, dove si è occupato dell’organizzazione di diversi eventi letterari, e in Lingua e letteratura italiane, con un commento a Come un’allegoria di Giorgio Caproni. Dirige, assieme a Jordi Valentini, la rassegna di poesia contemporanea Spaziobianco. Attualmente è assistente-dottorando presso l’USI, dove si occupa di poesia del secondo Novecento e, in particolare, di Caproni e Orelli.
Jordi Valentini è nato a Lugano, nel 1994; è dottorando presso l'Università degli Studi di Torino, dove si occupa di poesia delle donne e movimenti femministi negli anni Settanta e Ottanta. Presso l'ateneo torinese è membro di GRILITS (Gruppo di ricerca su lavoro, industria, tecnologia e scienze umane). È redattore della rivista «Cenobio» e collabora con la Casa della Letteratura per la Svizzera italiana (Lugano), come co-curatore della rassegna SpazioBianco.
Mattia Bettoni si è laureato in Letteratura e filologia italiane presso l’Università di Friburgo, dove si è occupato dell’organizzazione di diversi eventi letterari, e in Lingua e letteratura italiane, con un commento a Come un’allegoria di Giorgio Caproni. Dirige, assieme a Jordi Valentini, la rassegna di poesia contemporanea Spaziobianco. Attualmente è assistente-dottorando presso l’USI, dove si occupa di poesia del secondo Novecento e, in particolare, di Caproni e Orelli.